venerdì 3 aprile 2009

ARCHITETTURA PORTATILE

L'architettura mobile è una forma intelligente di abitare un ambiente in un determinato luogo e in un determinato tempo, capace di reagire ed interagire con i sempre crescenti mutamenti sociali e culturali, con le città complesse ed i territori incerti, i limiti imprecisi e le strutture cangianti......Tutti questi sfaccettati fenomeni e processi della contemporaneità hanno bisogno di un'architettura più flessibile ed aperta. Le loro applicazioni ed usi sono infiniti, dalle residenze per le comunità rurali, alle situazioni di emergenza, quali la necessità di nuove infrastrutture per la sopravvivenza, fino a contesti molto più sviluppati e sofisticati. Progetti che creano città partendo da unità mobili ed indipendenti. Progetti che offrono città, portando infrastrutture e servizi laddove ancora non esistono; progetti il cui fine è di essere invasi, utilizzati, fruiti. Architetture politiche, critiche, sociali; interessate a coloro che vivono i "residui della città", i luoghi assenti, le realtà complesse straordinarie che non sono accettate o a volte semplicemente ignorate, però sempre presenti in ogni scenario urbano. Progetti che manifestano ideali, che protesta di fronte a ciò che succede nella città, che rendono esplicite realtà tangibili, instabili e fragili che sopravvivono all'interno della città....Architetture che isolano e proteggono unità minime di abitazione. 
L'idea progettuale rappresenta una visione della residenza che rivela alcuni aspetti del potenziale tecnico-costruttivo e socioeconomici cui è soggetto il mondo di oggi, come, ad esempio, il fenomeno della deterritorializzazione a scala globale, correlato a :
- flussi migratori sempre più consistenti che rompono la connessione cultura/territorio
- mobilità  e diffusione di beni materiali ed immateriali
- trasformazione radicale dell'ecosistema preindustriale ed esaurimento delle risorse energetiche.

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